Consulenza e sviluppo Dark Kitchen,
Ghost Kitchen,
Cloud Kitchen
&
Food delivery.
La ristorazione senza limiti di tempo e di spazio .
Scegli il modello che vuoi:
Cloud Kitchen, Ghost Kitchen, Dark Kitchen, Commissary Kitchen, Virtual Kitchen; è la cucina remota il sistema in grado di aiutare lo sviluppo della ristorazione e garantire opportunità anche ai piccoli brand ed ai ristoratori indipendenti.
Ottimizza la cucina del tuo ristorante facendola lavorare a pieno ritmo su più servizi.
E SE PIOVE, GUADAGNI DI PIU' !
Sviluppo tecnico Dark Kitchen
Nei suoi diversi servizi e modelli di business, la Dark Kitchen o il food delivery di per se, non sono nemici del ristorante o della trattoria tipica che ci accompagna da anni nelle giornate fuori casa. Sono anzi un incredibile opportunità di accelerazione delle attività per ristoratori che vogliano aumentare la brand awareness del proprio format.
La Dark Kitchen non è solo l'utilizzo delle piattaforme di aggregazione, quali le applicazioni digitali legate agli aggregatori per il food delivery quali ad esempio
Deliveroo ,
Just Eat ,
Uber Eats ed altri non solo italiani: essa è una soluzione, un modello di servizio funzionale a molteplici integrazioni e declinazioni, capace di dare valore ed aumentare la diffusione di prodotti e marchi.
In questo sito illustriamo le diverse opzioni da noi proposte, cercando di mettere in ordine e collocare in servizi strutturati le definizioni relative a questi modelli di business ancora oggi declinati da molti in maniera confusa. Partendo da una definizione ''storica'' di
Dark Kitchen , la nostra società propone
5 pacchetti base di consulenza ognuno inclusivo di attività tecniche e creative finalizzate al conseguimento del risultato prefissato.
Nascono così i format:
Cloud-Kitchen,
Ghost Kitchen, Dark Kitchen, Commissary Kitchen,
Virtual Kitchen.
Che cos'è una Dark Kitchen, una Ghost Kitchen , una Cloud Kitchen , una Virtual Kitchen e cosa distingue una definizione dall'altra? Abbiamo per primi in Italia riprogettato i modelli di business della ''cucina remota'' ed abbiamo codificato per ciascuno una definizione specifica, che aiuti gli operatori ad orientarsi all'interno di un nuovo settore identificando le diverse tipologie commerciali.
Oggi queste definizioni, enunciate e codificate da Michele Ardoni a partire dal 2017, ed illustrate durante seminari e corsi di formazione, sono diventate lo standard per il settore venendo utilizzate anche da realtà concorrenti e declinate da numerose riviste specializzate di settore.
Modello di ristorante in cui diversi operatori condividono una cucina e molti dei costi operativi.
E’ tutti gli effetti un modello di co-working per la ristorazione, ove una società immobiliare mette a disposizione di diversi operatori del foodservice uno spazio preallestito con attrezzature e dotazioni tecniche sufficienti per l’avvio di un proprio brand di ristorazione con consegna a domicilio.
All’interno dell’area vi saranno da due a più ristoratori, ognuno gestore della propria unità assegnata e con nessun legame imprenditoriale tra loro.
Alcuni aggregatori e piattaforme di Food Delivery realizzano Cloud Kitchen in proprio da affittare a ristoratori che si impegnano a produrre in esclusiva per essi, vincolando lo sviluppo del brand del ristoratore non consentendogli di operare in piena libertà imprenditoriale. Richiede un tempo minimo di start-up.
Modello di ristorante in cui un singolo operatore gestisce una laboratorio-cucina remoto, all’interno del quale sviluppa uno o più brand esclusivamente dedicati al food delivery o take away che ricadono unicamente solo la sua gestione. La preparazione si svolge all’interno di un locale che non prevede somministrazione al pubblico e nessuna insegna.
I diversi brand sono generalmente riferiti a proposte ristorative alternative, sviluppate sulle base dell’analisi dei dati riferiti ai consumi dell’area all’interno della quale opera la Ghost Kitchen. In prevalenza ciascuno dei brand fa riferimento ad una offerta etnica diversa dall’altra per garantire una profondità dell’offerta superiore ed una ottimizzazione dei clicli di lavoro. Consegne possibili tramite le piattaforme di food delivery (UberEats, Glovo, Deliveroo, MyMenu, Cosaporto, TakeAway JustEat), flotta di rider in outsourcing o personale dipendente del ristorante.
La formula più semplice e meno impattante per i piccoli operatori nella ristorazione, in quanto prevede la partizione di una area delle cucina del ristorante esistente in una unità distinta, dedicata esclusivamente alla produzione ed alla gestione dell’offerta dedicata al food delivery.
Questa particolare gestione si rivela ottimale nel caso in cui si sia operativi in una zona con alta densità di uffici, plessi scolastici con flussi concentrati in una ristretta porzione di tempo poiché, se ben dimensionata a livello progettuale, non crea conflitto con la produzione dedicata al servizio al tavolo aumentando esponenzialmente la possibilità del ristoratore di raggiungere la propria clientela. Questa soluzione prevede anche il take away. Consegne possibili tramite le piattaforme di food delivery, flotta in outsourcing o personale dipendente del ristorante.
Con la Dark Kitchen (anche chiamata Virtual Kitchen, Black Kitchen) un ristoratore può ampliare la propria offerta commerciale senza aumentare il numero di sedute o lo spazio fisico associato al proprio ristorante.
Si tratta semplicemente di utilizzare parte degli spazi dedicati attualmente alla cucina ed allo stock dei prodotti alla produzione di piatti destinati principalmente al Delivery , cioè la consegna affidata ai rider per conto delle principali piattaforme di ristorazione a domicilio, o al take away.
Il cliente, comodamente seduto sul divano di casa, in ufficio o in Hotel, sfoglia le offerte proposte online dai diversi Food Delivery locali, a volte ricercando un brand particolare ma sovente focalizzandosi sulla tipologia di cucina più consona al suo gusto o al mood del momento.
L'ordine viene ricevuto dalla Dark Kitchen in grado di garantire la consegna nelle tempistiche prefissate dalla piattaforma di delivery che definiscono il contratto con il cliente finale. Un algoritmo calcola in quanto tempo il cibo deve essere pronto per il passaggio del rider.
Il pagamento viene effettuato dal cliente ed il delivery, che è il gestore del portale, trattiene in media il 30% dell'importo totale. Il rider preleva il cibo ordinato e lo consegna al piano del cliente con il costo della consegna già computato nell'ordine.
A partire dal 2017 hanno iniziato la diffusione anche in Italia, con epicentro la città di Milano , le Ghost Kitchen e le Dark Kitchen. Locali adibiti alla preparazione ed alla cottura di cibi espressi, privi della funzione di somministrazione, perchè nati per servire il mondo del Food Delivery ; appoggiandosi cioè ad aggregatori che tramite applicazioni per dispositivi mobile oppure utilizzabili tramite il browser web, trasformano o rigenerano (a seconda dei diversi modelli di business) pietanze che, nell'arco di 9 minuti dalla trasmissione dell'ordine da parte del cliente finale, devono poter essere ritirate dal vettore (il rider ) che le consegnerà all'indirizzo del destinatario servendosi come mezzo di trasporto di bicicletta o scooter.
In Italia l'impatto mediatico di questo innovativo modello di servizio per l'industria del foodservice è stato fragoroso, più che altro per via della nuova definizione assegnata a questa pratica, per semplificarla possiamo paragonarla ad un passaggio evolutivo del catering all'italiana. Le piattaforme di Food Delivery sono infatti esclusivamente delle figure intermediarie che gestiscono la relazione Cucina - Utente finale / Cliente , mettendo a disposizione del brand il software , i know how e le best practice per garantire il funzionamento dell'attività.
Il nostro approccio alla Dark Kitchen
Nel corso degli anni abbiamo sviluppato soluzioni di
cucina remota , che l'evoluzione del mercato ha poi declinato in diverse terminologie definitive, tra le quali:
Cloud Kitchen, Ghost Kitchen, Dark Kitchen, Commissary Kitchen ed appunto
Dark Kitchen che è andata ad affermarsi come definizione più utiizzata.
Per primi, espressi dal nostro fondatore Michele Ardoni, abbiamo assegnato a ciascuna definizione, un modello di business specifico, rendendo così più agevole identificare le attività da svolgere e processarle correttamente.
Principalmente i nostri servizi erano rivolti a imprenditori esteri interessati a replicare dei format di ristorazione italiana senza dover gestire brigate di cucina e le complessità di cui un investitore puro non è interessato a farsi carico. Sono nate così delle soluzioni locali, di preparazione in ''outsourcing'' affidate a ristoratori con cucine strutturate ma privi dei minimi flussi di clientela per sostenere una corretta funzionalità di un locale di ristorazione e quindi inattivi o prossimi alla cessazione dell'attività.
L'evoluzione ha portato questi operatori a diversificare la proposta ristorativa, creando dei brand specifici, in diversi format con tematiche etniche, offerte al mercato tramite portali e-commerce all'inizio e tramite aggregatori di Food Delivery in seguito.
Gli impatti del Covid-19 (coronavirus) hanno colpito pesantemente i settori maggiormente legati alla circolazione delle persone, su tutti il retail tradizionale, il travel-retail e la ristorazione ( foodservice ), all'inizio per la chiusura repentina degli esercizi commerciali in seguito per via delle norme disciplinanti il Social Distancing (distanziamento sociale) che, indicando quanto deve essere distante una persona da un altra all'interno sia all'interno di uno spazio chiuso sia in spazi comuni aperti, impedisce la normale operatività di queste attività.
Di solito restii a parlare di cosa facciamo e come lo facciamo, lasciamo siano i nostri clienti e partner a parlare per noi, a fronte di molte incongruenze ed improvvisazioni offerte da diverse fonti 'professionali' nel mercato ci è stato chiesto di esporci in prima persona e fare chiarezza sulle corrette applicazioni dei modelli di business Dark Kitchen, Ghost Kitchen e Cloud Kitchen che per primi abbiamo definito in specifici modelli di business.
E' il food delivery uno strumento che farà guadagnare i ristoratori o i proprietari di attività legate alla somministrazione di cibo e bevande ?
Le Ghost Kitchen funzionano o sono un rischio ? E cosa definisce una buona Dark Kitchen?
In questo video l'intervista al nostro Ceo Michele Ardoni prima che il fenomeno delle Dark Kitchen e Ghost Kitchen divenisse '' virale ''; Cerchiamo così di fornire un momento di riflessione utile sia agli operatori del foodservice sia ai consumatori finali, che spesso si chiedono l'origine di quello che stanno ordinando e quali sono i princìpi che ne regolamentano la filiera distributiva.
DYNAMIC FOOD BRANDS srl è una startup innovativa, che supporta i nuovi imprenditori del mondo Ghost Kitchen attraverso un proprio modello operativo esclusivo e innovativo chiamato Dynamic Meal.
Sviluppa una catena distributiva che dal marchio della ristorazione, passando attraverso le Ghost Kitchens, raggiunge il tavolo del cliente finale grazie al Food Delivery. Tutto incluso in un pacchetto integrato basato sull’uso di un sistema di gestione digitale all’avanguardia, formazione costante fornita agli operatori e aggiornamenti a nuove tecniche e tecnologie.
Abbiamo selezionato, tra i marchi della ristorazione, quelli predisposti per grandi performance nel food deliver, aggregandoli in una proposta esclusiva dedicata allo sviluppo di un network di Ghost Kitchen internazionale.
Investiamo una quota costante del nostro fatturato nella ricerca tecnologica e nello scouting di brand emergenti nel settore della ristorazione in grado di essere lanciati e introdotti nel canale del food delivery e li prepariamo ad essere integrati nella nostra proposta Ghost Kitchen.
La nostra azienda è composta da imprenditori e consulenti con esperienza internazionale al servizio di altri imprenditori.
Ristoratori, architetti e sviluppatori di format di ristorazione, con centinaia di aperture a livello nazionale e realizzazioni in diversi continenti.
Esperienze di sviluppo e realizzazione format foodservice e retail in oltre 20 paesi nel mondo.
Dall'Asia agli Emirati, al continente Africano: Europa dell'est ed Asia. Stati Uniti.
Affianchiamo investitori, gruppi nel foodservice, nella ristorazione collettiva, nei semilavorati per l'efficenza dei propri investimenti a ungo termino. Perchè la ristorazione non ''
è un gioco da ragazzi ''.
Founder & Ceo
Primo franchising sviluppato in India nel 1999, ha ricoperto mansioni di direzione sviluppo come resident manager in diversi paesi. Ha lanciato lo streetfood in Italia a partire dal 2006 con progetti per Coca Cola, Unilever, Montana Gruppo Cremonini. Advisor per Centri Commerciali e consulente sul nuovo foodservice.
Partecipa in diverse start-up sia in Italia che all'estero ed è inoltre Country Manager Italy rappresentando brand di 20 paesi tramite il network Franchise World Link.
Il panorama attuale della ristorazione si presenta assai sfaccettato e complesso alla luce degli effetti del COVID-19 (coronavirus) e delle soluzioni normative e legislative che verranno adottate per contrastare un ulteriore sviluppo della epidemia. Il settore sembra essere il più esposto ai rischi del contagio e di conseguenza deve adottare modelli di business che garantiscano agli operatori di continuare ad esercitare con soddisfazione.
Siamo a tua disposizione per chiarimenti in merito ai nostri servizi di consulenza e sviluppo di Dark Kitchen , Ghost Kitchen o Cloud Kitchen autonome o in franchising.
Grazie per averci contattato. Processeremo la tua richiesta quanto prima.
Se non dovessi avere risposta in 24 h, contattaci al numero : +39 039 8943432
o scrivi alla email : info@madev.it
Indicando come oggetto : Dark Kitchen
C'è stato un errore nella trasmissione del tuo messaggio e dei tuoi dati.
Riprova per favore.
Se non dovesse funzionare
contattaci al numero : +39 039 8943432
o scrivi alla email : info@madev.it
Indicando come oggetto : Dark Kitchen